Il secondo articolo da Il Birraio.... La preparazione della Birra Santa - I Parte

Siamo giunti a marzo (mi direte eh beh, te ne sei accorto ora???) e puntuale come ogni mese è arrivata la newsletter degli amici di Birra Birra che come al solito vi invito a leggere (l'indirizzo oramai lo dovreste conoscere: Il Birraio).
Naturalmente avrete subito capito perché insisto ancora...
Perché vi trovate all'interno il mio secondo articolo!
Vi riporto i vari link:
PER CHI VOLESSE LEGGERE SUL FORUM: Birrando si impara
PER CHI VOLESSE VEDERE SOLO LA NEWSLETTER 11: Il Birraio 11
PER CHI VOLESSE LEGGERLO DIRETTAMENTE QUI: Con Gli Occhi della Tigre (ma vale la pena visitare il forum, ricordatevelo bene...)
PER CHI VOLESSE LEGGERE IL MIO SOLO ARTICOLO INFINE RIPORTO IL SOLO ARTICOLO MIO (con l'aggiunta di tutte le immagini, anche di quelle che per ragioni di spazio nella newsletter non sono potute essere inserite):




La mia prima Birra E + G - LA BIRRA SANTA

Il 13 dicembre 2012, con la partecipazione attiva del mio babbo che ringrazio, ho intrapreso la mia prima avventura nel fantastico mondo dell’ Estratto  + Grani dopo innumerevoli tentativi con il malto aromatizzato.

Dopo aver scelto deciso un’idea di base (l’utilizzo di mosto di Vin Santo...), aver preparato la ricetta (in gran parte grazie all'aiuto del Beneamato Jigen...), comprato e preparato gli ingredienti
abbiamo iniziato a lavorare di prima mattina (foto 1 e 2)






La ricetta prevedeva l’utilizzo di 2 litri di mosto di Vin Santo che avevamo provveduto a congelare in bottiglie di plastica il giorno della consegna da parte dell’Azienda Vitivinicola per non rischiare che la fermentazione procedesse.


Per poterlo utilizzare abbiamo provveduto a scongelarlo la sera prima e poi filtrarlo perché gli eventuali lieviti selvaggi presenti sulle bucce di uva o sui vinaccioli non conferissero aromi strani al mosto di birra (foto 3).






Altri due ingredienti erano 200 g di grani di malto Carapils e 200 g di malto Diastico di frumento che abbiamo provveduto a frantumare, ma non polverizzare (foto 4-5-6-7).
Infine come terzo ingrediente principale avevamo 1 Kg di Fiocchi di Frumento per incrementare il corpo.

Abbiamo quindi provveduto a immergere i tre ingredienti chiusi in sacche a rete per grani (vedi foto 8 e 9) in una pentola con 5 l di acqua e abbiamo portato il tutto a 70 °C per 60 minuti immergendo e mescolando ogni 15 minuti circa.


Nel frattempo abbiamo provveduto a rimettere sottovuoto gli ingredienti avanzati (foto 10 e 11).






Dopo un’ora è stato il momento della prova con la tintura di iodio (foto 12).


Verificato che il mosto tendeva al rosso (foto 13) abbiamo proceduto con la ricetta:
abbiamo spento il fuoco, tolto i sacchetti dopo averli ben spremuti e aggiunto l’estratto di malto Muntons Medium che avevamo in precedenza riscaldato nella sua latta (foto 14).
A quel punto abbiamo mescolato il tutto e riacceso il fuoco fino a portare nuovamente ad ebollizione.



E’ arrivato il momento dell’aggiunta dei 2 luppoli e dell’ingrediente caratterizzante.
La scelta era caduta sul perle ed il mitellfruh (foto 15):




Del primo ne abbiamo aggiunti 12 g all’inizio della bollitura; del secondo invece 4 g dopo i primi 35 minuti, dopo altri 15 minuti 8 g ed infine a 5 minuti dal termine dell’ebollizione (fissata nella durata di 1 ora) gli ultimi 12 g (foto 16 e 17)
Il mosto di Vin Santo invece lo abbiamo aggiunto negli ultimi 5 minuti (foto 18).
Naturalmente l’aggiunta di altro liquido a 
temperatura ambiente ha interrotto l’ebollizione, ma noi abbiamo nuovamente alzato il fuoco fino a quando necessario.


Finito questo passaggio (a parole sembra difficile da realizzare, ma vi assicuro che nei fatti non lo è), abbiamo provveduto a raffreddare più velocemente possibile il tutto e portarlo sui 30°e a metterlo, passandolo da un setaccio, nel tino di fermentazione dove avevamo già messo altri 3 l di acqua fredda (foto 19).

A questo punto abbiamo aspettato il raggiungimento dei 25 °C e, una volta misurata la Og che risultava essere coerente con i dati cercati e pari a 1061, aggiunto prima il lievito secco (safebrew t-58 per dare l’aromaticità), poi i 2 L di acqua ambiente rimanenti per raggiungere i 10 (12 col vinsanto in realtà...).

Infine abbiamo mescolato con energia e tappato il fermentatore, aggiungendo il gorgogliatore e abbiamo atteso che la fermentazione partisse.






Naturalmente adesso non ci rimane che attendere il risultato (la prima bottiglia verrà aperta intorno al 20/04/2013) ed intanto ringraziare ancora una volta gli amici del Forum ed in particolare il solito eccellente Jigen e per questa volta il mi babbo Roberto Parrini, perché si fa sempre trascinare in queste avventure!
Alla Prossima!

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